“Coppi beve sciampagna e mangia banane. Bartali mangia fagioli e beve vino rosso.”
“Coppi beve sciampagna e mangia banane. Bartali mangia fagioli e beve vino rosso.”
Così li raccontò sul Corriere della Sera Indro Montanelli, inviato al Giro d’Italia, il 20 maggio 1948. Due stili, due mondi, una differenza che partiva anche dalla tavola.
All’epoca, la preoccupazione era più che altro quella di togliersi la fame, non solo in sella, ma spesso anche nella vita. E la storia del ciclismo eroico è ricca di aneddoti, difficili da raccogliere in poche righe. Uno per tutti quello su Ottavio Bottecchia, alla fine della Milano-Sanremo del 1923: a Bruno Roghi che, indicando il tascapane ancora pieno delle cibarie da corsa, gli chiede “...e quello?” risponde in dialetto “…ghèo porto a casa el sacheto. Lì da mì i mòre dè fame!”[1].
Mangiare bene e con gusto, puntando sul rispetto del territorio e sulla qualità della materia prima, è una filosofia che Eroica ha sposato fin dalla sua nascita e che si ritrova nei mitici ristori, nei pacchi gara e nelle tante proposte gastronomiche dei partner che ci accompagnano.
Ma un’alimentazione corretta ed equilibrata è sicuramente alla base di qualsiasi pratica sportiva. Oggi la nutrizione sportiva nel mondo del ciclismo - e dello sport in generale - è diventata una vera e propria scienza, capace di migliorare e sostenere le performance degli atleti a diversi livelli. Il mercato inoltre offre una grandissima varietà di prodotti e soluzioni per l’alimentazione e l’integrazione - gel o barrette - validissimi aiuti per sostenere anche gli sforzi più intensi e prolungati, che spesso però fanno storcere un po’ il naso a chi è affezionato a gusti più classici.
Per gli amatori (e non solo) attenti alla performance ma che non rinunciano ai gusti e alla semplicità della tradizione, il miele rappresenta un prezioso alleato. Leggero e goloso, trae tutte le sue caratteristiche direttamente dalla natura. È adatto al consumo non solo durante l’attività sportiva - per l’elevato potere energetico dovuto all’alta concentrazione di fruttosio - ma anche in fase di recupero perché è ricco di polifenoli che hanno un potere antinfiammatorio, antiossidante, antibiotico, depurativo, lassativo e lenitivo. Attenzione però all’etichetta: per mantenere intatte le sue proprietà non deve aver subito trattamenti termici. Il miele biologico non pastorizzato infatti mantiene tutte le sostanze nutritive e antiossidanti ed è ricco di enzimi, proteine, vitamine e oligominerali.
In combinazione con cereali e frutta secca - meglio ancora se biologici - è uno snack ideale da tenere in tasca durante una pedalata per affrontare uno sprint (come la barretta al farro e mandorle biologiche di Alce Nero inclusa nel pacco gara di NOVA Eroica) ma anche la base per gustose ricette dolci (e salate!) utili a recuperare le forze dopo un bell’allenamento.
Tortini di frutta mista al miele di acacia Alce Nero e ricotta
Giardiniera di verdure al miele di acacia Alce Nero
[1]Da I forzati della strada hanno fame! Alimentazione e dieta nel ciclismo eroicodi Mario Cionfoli e Carlo Delfino, Marcianum Press
