Può la bicicletta essere considerata un prodotto anticiclico? La mobilità sostenibile vede nella bici, nuova o vintage, muscolare o elettrica, la risposta anche alla crisi economica dell’Europa, eredità del conflitto Russo-Ucraino.
Dal Piano Generale della Mobilità Ciclistica al PNRR: tutti i numeri che fanno bene anche a L’Eroica.
Il “Piano della Mobilità ciclistica urbana ed extraurbana” approvato nell’agosto del 2022 dal MIMS (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile ora Ministero dei Trasporti) che ha come finalità quella di rendere, a ogni livello, la mobilità ciclabile una componente fondamentale del sistema modale sostenibile con caratteristiche di accessibilità, efficienza e positivo impatto ambientale, mette in luce l’uso della bici per la mobilità urbana e extraurbana una pratica ad ampia accessibilità sociale e a basso costo economico.
Pedalare oggi ci riporta a tutte quelle caratteristiche positive che la bici offre a cominciare dalla consapevolezza dell’utilizzo di un sistema di trasporto resiliente ai cambiamenti climatici, alle pandemie e agli eventi straordinari che hanno un impatto devastante sul territorio: lì dove ogni mezzo si ferma, la bicicletta sopravvive a ogni assenza di carburante o di terreni più o meno praticabili perché fa leva sul movimento dell’uomo e necessita di limitata manutenzione.
Così come la bici è un mezzo di trasporto efficiente, pulito, sicuro, silenzioso a zero emissioni, in attuazione di politiche e azioni per una mobilità sana, attiva e più sicura, al tempo stesso la bici fa parte di un processo di inclusione sociale che garantisce a tutti l'accesso alla mobilità.
Non a caso la bicicletta è protagonista della missione 3 del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) che ha stanziato ben 31,46 miliardi di euro per la mobilità sostenibile, per garantire investimenti finalizzati allo sviluppo di una rete di infrastrutture di trasporto moderna, digitale, sostenibile e interconnessa.
Il mercato della bici è in crescita: in Europa nel 2021 sono state vendute 21 milioni di biciclette per un valore di 19,7 miliardi di euro (il 7,5% in più rispetto al 2020) di cui 1,97 milioni di pezzi in Italia con una leggera flessione del 3% per quelle tradizionali e una crescita delle elettriche (+5%), già esplose del 44% nel 2020 (dati Ancma).
La bicicletta è più volte al centro di una definizione che la descrive come un prodotto anticiclico: permettendo un risparmio economico a chi la adopera per gli spostamenti, è tanto più usata quanto peggio va l’economia. Ne consegue che la crisi economica globale attuale potrebbe innescare una ondata positiva sul mercato delle biciclette sia delle nuove sia per quelle usate e quindi attivare anche servizi connessi alla sua riparazione e manutenzione.
L’Eroica si pone al centro di questa spinta verso la mobilità sostenibile attraverso l’uso delle bici, orientando la scelta verso le biciclette d’epoca di seconda mano, nelle manifestazioni di ciclismo storico come L’Eroica di Gaiole e Eroica Montalcino e nelle bici moderne nelle manifestazioni legate alla formula NOVA come la NOVA Eroica Buonconvento, NOVA Eroica Prosecco Hills e la NOVA Eroica Gran Sasso.
Alessandra Ortenzi
